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Attraverso il Subappennino Dauno

Da Accadia, passando per a Deliceto

Un viaggio attraverso il Subappennino Dauno, delimitato a nord dalla Valle del Fortore, a est dal Tavoliere delle Puglie, a ovest dallo spartiacque appenninico e a sud dall'alta Valle dall'Ofanto. Dalla catena formata da terreni argillosi, che deriva il suo nome dall'antica popolazione dei dauni, scende a pettine una serie di brevi corsi d'acqua che attraversano il Tavoliere delle Puglie e tributano nel mare Adriatico..


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immagine della tappa a Accadia

Immagine di Accadia Partiamo da Accadia, centro abitato tra i più alti della Puglia, con i suoi 650 metri su livello del mare. Situato nel Subappennino Dauno, nel suo centro storico si può apprezzare il Rione Fossi, sede del più antico insediamento urbano del comune che rappresenta una preziosa testimonianza architettonica e storica di un'antica civiltà contadina. Il borgo è stato abbandonato in seguito al terremoto del 1930 e risulta oggi completamente disabitato. Da vedere anche la Torre dell’Orologio, inaugurata nel 1883 e restaurata in seguito al terremoto del 1930. Su di essa sono apposti due pannelli che rappresentano l'assedio aragonese di Accadia nel 1462 e l'epigrafe dell'umanista Giovanni Pontano. Per quanto riguarda l’architettura religiosa segnaliamo la Chiesa di San Vito, ubicata nel centro storico del paese. Essa risale al 1730 ma, in seguito al deperimento dovuto soprattutto ai terremoti, è stata ricostruita nel 1973. La facciata principale è rivestita di mattoni a vista, come il campanile posto sul lato sinistro dell'edificio, e presenta un ampio portale ligneo.

immagine della tappa b Deliceto

Immagine di Deliceto La seconda tappa del tour è Deliceto. Posto a nord est di Accadia, il suo territorio è prevalentemente collinare. Una volta nel paese è immancabile una visita al Castello Normanno-Svevo, che originariamente aveva una forma triangolare e ora è strutturato a forma di trapezio irregolare le cui larghe e possenti mura di cinta, costruite con la caratteristica pietra locale, hanno una forma a scarpa funzionale agli scopi difensivi. Tra le chiese è notevole quella del Santissimo Salvatore, che gode di un particolare fascino che gli deriva dall'avere le facciate laterali in pietra viva e l'interno scenografico e solenne, con soluzioni formali che colpiscono l'immaginazione e rendono leggibile lo stile tardo barocco del '700. La facciata principale, a due ordini, è formata da una dinamica superficie convessa che riduce, illusoriamente, la distanza tra le ali. Molto importante anche la Chiesa dell’Annunziata, costruita in stile barocco ad una sola navata, termina con l'abside fiancheggiata dalla sagrestia e dall'oratorio.

immagine della tappa c Ascoli Satriano

Immagine di Ascoli Satriano L’ultima tappa è Ascoli Satriano, che sorge a sud-ovest della città di Foggia su un'altura formata da tre colline che dominano la Valle del Carapelle. E’ notevole la Cattedrale di Santa Maria della Natività, la cui facciata presenta una struttura tardo-romanica, tripartita da lesene con tre portali d’entrata sormontati da un baldacchino marmoreo e lunetta ogivale. Il portale centrale è stato arricchito, in occasione del Giubileo del 2000, con una nuova porta di bronzo, nelle cui formelle sono descritti episodi della vita di Gesù e di Maria. Un altro edificio di culto da vedere è la Chiesa di Maria Santissima della Misericordia: costruita nel XIV secolo, custodisce all’interno interessanti opere d’arte, prime fra tutte un’antichissima icona di fattura orientale, databile al VII secolo e raffigurante la Vergine seduta con bambino in braccio, e una sua statua lignea in stile barocco. Fuori dall’abitato c’è un ponte romano fatto costruire da Traiano nel II secolo d.C.

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Commenti e suggerimenti dei visitatori:

ezio31/03/2014 15:56

wow! Che dire....posti incredibili!