I centri nobiliari del Salento: Galatina e Martano
Nel cuore dell'entroterra salentino un percorso che fa volare la fantasia del visitatore dai riti ancestrali del Tarantismo al fasto delle corti e dei casati nobiliari che hanno incastonato in quest'estremo lembo della Puglia preziose gemme d'arte e d'architettura
Galatina
Il viaggio nel cuore del tarantismo salentino inizia da Piazza San Pietro a Galatina dove, di fronte alla Chiesa Madre, è ancora visitabile la piccola cappella gentilizia di S. Paolo dove fino a pochi anni fa le donne ‘pizzicate’ dal ragno venivano condotte per essere guarite attraverso un rito ancestrale. Per conoscere più a fondo il fenomeno, nelle vicinanze si può visitare la Casa-Museo del tarantismo.
Il Palazzo Ducale degli Orsini-Del Balzo e la Basilica di S. Caterina con la sua facciata romanica, il chiostro e gli affreschi quattrocenteschi all'interno consentiranno un tuffo nella bellissima città -corte fiorita a cavallo tra il XIV e il XV secolo.
Martano
L'itinerario nel comune più popoloso della Grecìa Salentina parte dal Palazzo Baronale (già castello aragonese) che sorge lungo le mura cittadine a protezione del Borgo Terra. Lungo la strada che porta alla barocca Chiesa dell'Immacolata è possibile ammirare le facciate dei palazzi gentilizi Pino e Andrichi-Moschettini, caratterizzati dai magnifici balconi traforati retti da mensoloni sapientemente scolpiti nella locale pietra leccese.
Fuori dall'abitato, immersi tra ulivi e muretti a secco, si possono visitare la Specchia dei Mori, monumento megalitico risalente all'Età del Bronzo e l'antico Casale di Apigliano, villaggio medievale abbandonato intorno al XV secolo e divenuto un sito archeologico unico nel suop genere.
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